Pensare alla propria figura professionale come a un vero e proprio brand: è questo lo step iniziale per qualsiasi libero professionista che intende promuovere la propria attività sui social e nel mondo digitale.
In questo articolo, faremo chiarezza sul concetto di personal branding ed illustreremo i punti fondamentali per la creazione del proprio personal brand.
Cos’è il Personal Branding?
Innanzitutto, dovremmo capire cosa non è il personal branding. Molto spesso il termine viene infatti interpretato come autopromozione o vendita di sé, mostrando magari un’immagine falsa di sé stessi e delle proprie capacità per vendersi meglio.
In realtà, fare personal branding significa costruire, comunicare e promuovere in maniera strategica il proprio personal brand, inteso come l’insieme di quelle caratteristiche distintive, valori, competenze, conoscenze, capacità che di fatto costituiscono la ragione per cui un cliente dovrebbe sceglierti.
Fare personal branding significa creare un’immagine di sé, basata su caratteristiche reali professionali e personali, e trasmettere tale immagine al nostro pubblico.
L’immagine che trasmettiamo deve essere coerente con ciò che realmente siamo, deve essere originale e, soprattutto, deve corrispondere a ciò che noi vogliamo che gli altri sappiano di noi. Ciò non significa che falsiamo le informazioni che costituiscono il nostro personal brand, ma semplicemente che siamo noi a decidere e valutare cosa è importante trasmettere di noi al mondo esterno ai fini dei nostri obiettivi professionali.
Da dove iniziare?
La costruzione del personal brand deve partire da una profonda analisi di te e della tua professione. Per iniziare, potrebbe tornare molto utile cercare di rispondere a delle semplici domande:
- Chi sei? Cosa ti rende diverso e speciale?
- Cosa sai fare? (conoscenze, competenze, abilità)
- Qual è la tua professione?
- In quale mercato operi?
- Qual è il tuo approccio?
- Perché le persone dovrebbero darti fiducia?
- Quali benefici puoi garantire ai tuoi clienti?
All’analisi della tua identità, delle competenze e della tua professione, seguirà uno studio del tuo posizionamento nel mercato e dei tuoi competitors. Il nostro consiglio è quello di trovare almeno 2 competitors e un leader di settore o quello che a tuo avviso potrebbe essere considerato un ottimo esempio nel tuo settore per le strategie promozionali e di marketing adottate. Non fermarti a guardare ma analizza: cercare di capire quali sono i punti di forza/debolezza dei competitors, nonché le ragioni delle scelte operate in ambito marketing, ti aiuterà a individuare meglio la strada da seguire per differenziarti ed emergere nel mercato.
A questo punto la domanda è: a chi vuoi parlare?
Individua e definisci bene il tuo pubblico, ricordandoti di includere tutte quelle persone che in qualche modo potrebbero aiutarti aiutarti a raggiungere i tuoi obiettivi. La tua comunicazione non deve infatti essere rivolta solo ai potenziali clienti, ma devi cercare di coinvolgere tutti coloro che in qualche modo possono esserti di aiuto (già clienti, contatti personali, influencer, collaboratori, etc.).
Ora, non ti resta che costruire il piano di comunicazione, definendo:
- Cosa vuoi comunicare al tuo pubblico e come lo vuoi comunicare
- Come puoi costruire una relazione con il pubblico
- Quali canali utilizzare (social, sito web, email, etc)
- Come puoi differenziarti e attirare l’attenzione del tuo pubblico
Perché la tua strategia si possa definire davvero tale, dovrai individuare per ciascun canale degli obiettivi che possano essere misurabili e monitorabili. Per esempio, potresti scegliere di sfruttare le potenzialità di LinkedIn con l’obiettivo di farti conoscere come esperto del tuo settore e creare una rete di possibili partner/collaboratori. Nel tempo, sarà fondamentale monitorare i contatti acquisiti con tale strategia e, in caso di risultati poco soddisfacenti, rivedere i propri obiettivi.
Ma quali canali conviene utilizzare? E soprattutto, quali contenuti pubblicare?
Leggi l’articolo Come sviluppare il proprio Personal Branding