Il Neuromarketing è spesso sottovalutato, ma la sua influenza sulle nostre decisioni di acquisto è più significativa di quanto immaginiamo. Infatti, non sempre prendiamo decisioni in modo razionale, anzi, capita che ci lasciamo guidare dalle nostre emozioni. Per questo, comprendere l’influenza del Neuromarketing diventa fondamentale per sviluppare strategie di marketing più efficaci.
Cos’è il Neuromarketing?
La prima definizione di Neuromarketing risale al 2002 ed è quella di Ale Smidts :
“L’insieme delle tecniche di identificazione dei meccanismi cerebrali orientate a una maggiore comprensione del comportamento del consumatore per l’elaborazione di più efficaci strategie di marketing”.
Il Neuromarketing impiega quindi tecniche che analizzano i processi irrazionali che avvengono nella mente del consumatore, concentrandosi sull’aspetto emotivo che intercorre tra un brand e il consumatore.
In altre parole, potremmo definirlo come l’applicazione delle pratiche neuroscientifiche al marketing per analizzare i processi inconsci che avvengono nella mente del consumatore e che influiscono sulle decisioni di acquisto.
Il Neuromarketing applicato: Coca Cola vs Pepsi
Uno degli esempi più famosi di applicazione del Neuromarketing riguarda due dei brand di bevande gassate più famosi al mondo e la loro storica rivalità: Coca Cola e Pepsi.
Era il 1975 e la Pepsi invitò le persone a partecipare a un blind test.
Ai partecipanti vennero presentati due bicchieri anonimi contenenti Coca Cola e Pepsi, senza alcuna indicazione del marchio: il test prevedeva l’assaggio di entrambe le bevande e di esprimere una preferenza basata unicamente sul sapore.
Sorprendentemente, in molti casi, i partecipanti mostrarono una preferenza per Pepsi, dovuta al fatto che Pepsi ha un gusto leggermente più dolce rispetto a Coca Cola, che può risultare quindi più piacevole in un assaggio isolato.
In un secondo test, invece, venne rivelato il brand delle bevande offerte: in questo caso la preferenza dei partecipanti si orientò verso Coca Cola, dimostrando che il coinvolgimento emotivo e l’immagine del brand possono influenzare significativamente le preferenze dei consumatori.
La Coca Cola ha costruito nel corso degli anni un’identità potente, associata a valori come la felicità, l’amicizia e la condivisione. L’immagine del brand Coca Cola evoca quindi emozioni positive nei consumatori, che influenzano la loro percezione del gusto e la preferenza complessiva.
In definitiva, il blind test tra Coca Cola e Pepsi dimostra come le emozioni e l’immagine di marca possano svolgere un ruolo determinante nelle scelte d’acquisto dei consumatori.
Il Neuromarketing, attraverso l’analisi delle reazioni neurali e delle risposte emotive, aiuta le aziende a comprendere come sfruttare tali fattori per creare connessioni profonde con i consumatori e guidarli verso determinate scelte d’acquisto.